Giurisprudenza

Maltrattamenti in ufficio

#12517 — 2012-04-01

Maltrattamenti in ufficio equiparati ai maltrattamenti in famiglia.
Questa è la recente e nuova interpretazione elaborata dai giudici di Piazza Cavour con la sentenza numero 12517 del mese di aprile 2012.
La Suprema Corte, infatti, ha considerato il concetto di "famigliarità" non in termini di legame naturale – come quello che inevitabilmente caratterizza la famiglia – quanto piuttosto dal punto di vista della convivenza e del tempo condiviso tra i soggetti coinvolti.
Se il rapporto di lavoro comporta che si condividano tempi e spazi alla pari di quanto accade in una famiglia, allora si può parlare di un rapporto lavorativo caratterizzato,appunto, dalla famigliarità.
Tale peculiarità, a sua volta, comporterà l'equiparazione del concetto di maltrattamenti sul posto di lavoro alla figura di reato prevista e punita dall'art.572 del codice penale.
La norma di diritto ora richiamata, infatti, punisce gli atti di violenza che si consumano fra le mura domestiche. Del tutto analoga alla figura di reato dei maltrattamenti in famiglia, secondo la Cassazione, è la situazione che si realizza sul posto di lavoro quando fra le parti ci sia un rapporto di confidenza tale da poter essere paragonato a quello di una vera famiglia.
Avv. Michela Luison

Argomento: Lavoro

Poteri di controllo del datore di lavoro

2009-06-11

Il datore di lavoro ...