Giurisprudenza

Lavoratore in Malattia

#2003 — 2012-02-12

Lavoratore che pur essendo malato non rimane a casa, il licenziamento è regolare.
La sentenza numero 2003 del 12 febbraio u.s. della Suprema Corte di Cassazione si aggiunge alle innumerevoli pronunce emesse in materia di licenziamento disciplinare.
I giudici sull'argomento sono ormai irremovibili e continuano ad emettere sentenze tutte orientate verso la conferma della regolarità e della legittimità del provvedimento disciplinare del licenziamento.
Ancora una volta un lavoratore a casa per malattia ma che a casa non è stato mai trovato durante i normali controlli di accertamento che vengono disposti automaticamente per verificare la regolarità dell'assenza dal posto di lavoro.
Dal primo grado di giudizio fino in Cassazione, passando attraverso l'esame della Corte d'Appello territorialmente competente, il lavoratore ricorrente ha ricevuto sempre lo stesso risultato, la conferma della legittimità del licenziamento impostogli dal datore di lavoro.
Il numero di assenze dal lavoro, l'invio dei certificati medici oltre il termine previsto dalla legge, l'assenza da casa ad ogni controllo sono stati gli elementi che i giudici di Piazza Cavour hanno ritenuto determinanti a dimostrare l'intenzionalità da parte del lavoratore di minare il legame fiduciario posto a base del rapporto col datore di lavoro.
Avv. Michela Luison

Argomento: Lavoro

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